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DA KINDERDENTAL&FAMILY BY DENTAL STUDIO TORINO, SERVIZI DI ORTODONZIA D’ECCELLENZA PER PAZIENTI DI OGNI TIPO E OGNI ETÀ. SCOPRIAMO A CHI SONO DESTINATI, COME VENGONO ESEGUITI E CON QUALI TECNOLOGIE, OLTRE A FAR LUCE, INSIEME ALLA DOTTORESSA GIADA MATACENA, SUI REALI VANTAGGI DELLE MASCHERINE TRASPARENTI, OGGI MOLTO DI MODA MA SPESSO POCO EFFICACI
Nei numeri scorsi di Torino Magazine abbiamo avuto modo di conoscere la realtà del PalaTober, un polo clinico di Rivoli che si erge in corso Francia 10. Al quarto piano, i dottori Norcia, Vannetiello e Matacena, dentisti per vocazione, con Kinderdental&Family by Dental Studio Torino forniscono la migliore prestazione sanitaria privata possibile, per i pazienti di tutte le età.
I tre soci odontoiatri collaborano costantemente con noti specialisti in ogni ambito medico e il loro centro è un punto di riferimento ufficiale per l’Università di Cagliari. Accolgono i pazienti in un ambiente esclusivo e confortevole, caratterizzato da sale d’attesa dedicate alle varie fasce d’età e aria disinfettata con tecnologia NASA.
La dottoressa Giada Matacena – amatissima dai bambini e ragazzi di cui si prende cura – specialista in ortodonzia, gnatologia e terapia del dolore, continua a illustrarci verità inaspettate, questa volta sui trattamenti per adulti.
Dottoressa, cosa pensa delle mascherine trasparenti, sempre più diffuse?
«Le mascherine trasparenti sono un dispositivo ortodontico di allineamento dentale oggi diffusissimo perché molto estetico e poco impattante a livello sociale, ma che non è in grado di risolvere tutte le malocclusioni in modo efficace. Le mascherine sono di moda anche perché i dentisti da cui vengono somministrate necessitano di meno competenze e ricevono un riconoscimento dalle case produttrici. Sicuramente è più difficile fare affari sulle terapie con apparecchio fisso metallico tradizionale – quello con le classiche stelline, per intenderci – ma la verità, dimostrata in campo scientifico, è che gli allineatori trasparenti hanno dei limiti meccanici che, molto spesso, non permettono di ripristinare la funzionalità masticatoria né di allineare in modo duraturo i denti. Inoltre, come accennavo prima, la gestione dell’apparecchio fisso metallico è più difficile, perché necessita di abilità e manualità molto precise, tipiche degli specialisti in ortodonzia e non dei dentisti generici. A suffragare ciò che sostengo è l’odierno panorama statunitense, madrepatria delle mascherine. Lì, anni fa, ci fu il boom degli allineatori trasparenti, ma oggi vengono prescritti dai dentisti specialisti in ortodonzia solo nel 7% dei casi; dai dentisti generalisti, invece, nel 93% dei casi, perché non sono preparati in materia di ortodonzia: i software pensano a tutto. Oggigiorno, però, la richiesta di rimborsi da parte degli avvocati americani per negligenza ortodontica o insoddisfazione dei pazienti ha superato il 65%! Questa è la verità. Non quello che ci dice la pubblicità. La nostra unicità risiede nella totale trasparenza, sia nella diagnosi, grazie a un approfondito studio del caso, spesso multidisciplinare negli adulti, sia nel piano di trattamento, che mira a ripristinare salute orale e funzionalità masticatoria con un risultato stabile nel tempo. Non seguiamo la moda, ma la salute. E scegliamo per i pazienti ciò che sceglieremmo per i nostri cari».
Cosa prelude a qualsiasi tipo di trattamento?
«La piena salute della bocca: igiene e controllo parodontale e funzionale prima di ogni trattamento. Le nostre igieniste e la chief hygienist – la dottoressa Olga Vannetiello, responsabile del reparto Igiene e Parodontologia – insieme alla sua collaboratrice – la dottoressa Alessandra Lupo – eseguono una terapia con l’innovativo sistema GBT (Guided Biofilm Therapy), altamente tecnologico e personalizzato sul paziente, che permette di trattare i batteri della bocca di ognuno secondo il miglior sistema di profilassi e prevenzione parodontale esistente. L’ortodonzia da eseguire prima di sostituire denti mancanti si definisce invece preprotesica ed è spesso fondamentale per ottenere una riabilitazione efficace e stabile nel tempo. Sono molto stupita che i miei colleghi odontoiatri eseguano dei trattamenti per compensare spazi nella bocca di pazienti ultracinquantenni senza prevedere anche l’ortodonzia, perché spesso è doveroso ripristinare prima l’allineamento e il livellamento dei denti, insieme a una corretta funzionalità, per proseguire a riabilitazioni protesiche e/o estetiche. Oggi ci aiutano le ultime novità tecnologiche che consentono un’ortodonzia settoriale, cioè posta solo in un lato della bocca e quindi completamente invisibile quando il paziente parla e sorride. Ci sono poi casi selezionati in cui si può evitare l’allineamento ortodontico grazie all’utilizzo di faccette estetiche in ceramica. Ne parleremo…».
Esistono limiti al trattamento ortodontico causati da patologie in atto?
«Ogni paziente, con qualunque patologia, può essere sottoposto a trattamento ortodontico, fermo restando il rispetto delle sue specifiche esigenze fisiologiche. Noi ci confrontiamo sui quadri clinici dei pazienti con specialisti di ogni branca medica, prima e durante il trattamento. Ho eseguito ortodonzia su pazienti ischemici, epilettici, diabetici, scoliotici, parodontopatici, ben inquadrati prima di iniziare il trattamento. Non c’è alcun limite, ma ci sono metodi di trattamento specifici per ogni paziente».
È vero che alcune patologie derivano, seppur insospettabilmente, dalla bocca?
«Molti non sanno che l’ortodontista potrebbe essere di grande aiuto in caso di acufeni, i cui sintomi fanno pensare a un problema di natura otorinolaringoiatrica e, invece, possono essere di pertinenza dell’ortodon tista specialista in gnatologia, la branca che si occupa di tutti i problemi di articolazione della bocca. Io sono specialista in gnatologia e utilizzo dispositivi funzionali che eliminano ogni sintomo di dolore, permettendo di tornare a masticare senza alcuna difficoltà. Per questi pazienti collaboriamo quotidianamente con il dottor Paolo Tavormina, otorinolaringoiatra, primario dell’Ospedale Regina Margherita, e con il dottor Gino Carnazza, radiologo, specialista in radiologia odontoiatrica. Proprio con loro abbiamo anche l’onore di organizzare nel nostro studio corsi di formazione per i dottori neofiti in questo campo e lezioni per gli studenti dell’Università di Cagliari, con cui siamo affiliati e convenzionati come polo didattico a distanza. Da ricordare che l’ortodontista può far sì che i problemi più comuni del russamento e delle apnee notturne diventino solo un ricordo: utilizziamo i dispositivi ortodontici migliori al mondo, prodotti dall’azienda italiana Leone, come risoluzione definitiva in ambo i casi. Si tratta di dispositivi personalizzati sulla bocca del paziente che permettono di migliorarne il sonno e il benessere generale».
Per i pazienti fobici che temono il dentista e non riescono neppure a sedersi sulla poltrona, c’è una soluzione?
«Sì. Noi utilizziamo la sedazione cosciente, un gas misto di azoto e ossigeno inalato tramite una semplice mascherina. Introdotta inizialmente per i bambini poco collaborativi, oggi l’adoperiamo anche sul paziente adulto odontofobico. Nessun effetto collaterale, nessuna strana sensazione dopo il trattamento: finito di inalare il gas, torna tutto come prima».
Fino a che età si può iniziare un trattamento ortodontico?
«A ogni età, senza limiti. Utilizziamo gli scanner intraorali migliori sul mercato a livello mondiale, che permettono di rilevare l’impronta dentale senza utilizzo di fastidiose paste da impronta e di eseguire tutto il lavoro in digitale, dalla progettazione alla fabbricazione, con i migliori materiali, la massima precisione e la perfetta personalizzazione del trattamento, anche in base ad abitudini viziate e allergie».
L’apparecchio in terza età può migliorare in modo evidente l’estetica del sorriso e del viso?
«Assolutamente. Se ben posizionati, i denti aumentano il volume di labbra e mento, con riduzione di rughe ed evidente effetto di ringiovanimento del viso. Ricordiamo poi che, oltre all’estetica, la funzionalità masticatoria è importantissima: la letteratura scientifica ha dimostrato che il ripristino di una corretta funzionalità masticatoria nei pazienti anziani riduce il rischio di demenza e rallenta il peggioramento delle malattie neurodegenerative. Dunque, i denti e una buona masticazione sono salute, soprattutto in terza età».
Il paziente più anziano che ha avuto in cura?
«La signora Giuseppa. A 79 anni ha iniziato il trattamento ortodontico fisso, durato 11 mesi: adesso suo marito dice che è diventata troppo bella e che vorrebbe risposarla».
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(Foto PIERO OTTAVIANO)