Torino, estate 2021
A una settimana dall’insediamento del nuovo Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Torino è stato messo a punto il sistema deleghe interno all’Ordine affinché, a ogni esigenza derivante dai numerosi ed eterogenei ambiti della professione di architetto, pianificatore, paesaggista e conservatore, l’Ordine possa rispondere attraverso il prezioso aiuto di specifici team costituiti da colleghi ed esperti specializzati dal punto di vista sia formativo che professionale.
In questo modo il Consiglio, la Commissione Parcelle, la Commissione Formazione e il nuovo sistema dei focus group – che da quest’anno conterà 27 gruppi di lavoro – uniranno le forze per conseguire gli obiettivi prefissati per il mandato 2021-2025, sintetizzabili in sei punti chiave: Comunità, perché solo attraverso il dialogo tra gli iscritti e altri soggetti, quali istituzioni, enti, associazioni, altri ordini professionali, è possibile trovare soluzioni condivise per il bene della collettività.
Focus group OAT territoriali, ovvero gruppi di lavoro che coinvolgano gli iscritti di tutta l’area metropolitana di Torino, per aumentare la partecipazione agli incontri da parte dei tanti colleghi spesso estromessi per difficoltà a rag- giungere la sede centrale. Nei prossimi giorni si apriranno le iscrizioni ai nuovi focus group, in modo che ogni iscritto e ogni iscritta all’Ordine che lo desideri possa contribuire in modo partecipe e attivo alle attività dell’Ordine.
Trasparenza, sia attraverso l’inedita proposta dei Consigli Straordinari aperti agli iscritti, al fine di aumentare la partecipazione alla vita ordinistica, sia promuovendo momenti di confronto attraverso opportuni incontri in presenza o in modalità online.
Qualità del progetto in senso lato, in quanto la figura dell’architetto, per attitudine e formazione, è tra le più versatili tra quelle della libera professione. Il suo approccio più autentico è diviso tra sapere tecnico e cultura umanistica.
Sinergia con il CDA di Fondazione per l’architettura / Torino, anch’esso rinnovato con una nuova compagine, per promuovere attraverso strategie condivise l’architettura e il ruolo dell’architetto.
Sede virtuale, per intensificare il networking (anche) digitale all’interno della comunità degli architetti, incentivando il confronto professionale, lo scambio di idee e la condivisione di nuove opportunità.
Sei fronti su cui è indispensabile lavorare affinché l’architetto venga riconosciuto quale attore a garanzia della qualità e del valore culturale del progetto.