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Il futuro inizia domani e come Ordine siamo pronti a portare avanti le nostre idee, puntando sul recupero delle aree dismesse, sulla rigenerazione urbana e sulla riqualificazione delle periferie come strumento di contrasto alla marginalità
Torino, inverno 2020
Oggi, come architetti, il nostro obiettivo deve essere chiaro: è necessario tracciare una strada che ci porti verso nuove opportunità, puntando sulla qualità della progettazione. In questo senso siamo in grado di generare, grazie all’ideazione e alla realizzazione di luoghi che utilizziamo come cittadini e membri della società, il futuro di recupero e di ripresa per la nostra Torino che tutti ci auguriamo. Il presente attualmente è costellato di rapidi e decisivi cambiamenti. L’emergenza sanitaria ha modificato la quotidianità, sia nella vita personale sia nella vita professionale, e le relazioni sono messe a dura prova dalle regole che tutti dobbiamo seguire per il bene comune. Ma resta forte il desiderio di essere comunità e di disegnare la città in cui tutti vorremmo abitare. L’Ordine degli Architetti di Torino, come ci piace ripetere spesso, è la forza di chi progetta qualità ed è proprio sulla qualità che noi vorremmo si formasse la Torino del futuro.
Su queste fondamentali premesse è nato il festival Bottom Up!, con 12 progetti nati dal basso all’interno di comunità molto forti a livello territoriale, che hanno saputo offrire prospettive di sostenibilità alla portata di tutti e immaginare spazi rigenerati che daranno nuova vita e funzione a tanti spazi pubblici dismessi. Abbiamo voluto proporre un modello di rigenerazione urbana che ha visto l’avvallo di validi architetti che hanno dato forma all’immaginazione, con il sostegno del Consiglio, dei nostri partner e dell’Ordine nazionale. Per il rilancio cittadino abbiamo colto l’occasione di trasmettere alla Città, in vista della prossima presentazione del Piano Regolatore di Torino, le nostre osservazioni alla Proposta Tecnica Preliminare per la Revisione del PRG di Torino. Abbiamo voluto puntare non soltanto sui termini tecnici, ma anche sulle proposte di più ampio respiro per il recupero delle aree dismesse, la rigenerazione urbana e la riqualificazione delle periferie come strumento di contrasto alla marginalità. Concordiamo con l’impostazione data alla proposta e le disposizioni in materia di ambiente, di verde e di mobilità. In particolare apprezziamo alcune nuove disposizioni in materia di Temporary Use, di qualità ambientale e paesaggistica e di e-commerce, poiché riflettono nuove esigenze della città.
Un altro punto fondamentale per la ripartenza, secondo noi, è il tema della qualità della progettazione, che non viene preso in giusta considerazione e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. In questo senso riteniamo sia centrale proporre alle nostre rappresentanze l’istituzione di un fondo per la progettazione delle opere pubbliche e anche private, secondo modalità di qualità e innovazione. In particolare, vorremmo che le stazioni appaltanti pubbliche – ma anche i privati – adottassero come misura abituale e non eccezionale il concorso di progettazione, attraverso l’utilizzo di piattaforme tecnologiche avanzate, già sperimentate con successo (come la piattaforma Concorsi CNAPPC, Concorrimi dell’Ordine degli Architetti di Milano, ecc.), che potrebbero diventare una modalità operativa di largo utilizzo per garantire trasparenza e qualità negli affidamenti. Su questo punto abbiamo avviato una collaborazione con la Città Metropolitana di Torino, che si è dimostrata sensibile al tema, e che potrà essere decisiva per il bando Qualità dell’abitare con il quale verranno finanziati 854 milioni di euro di opere pubbliche.
Il futuro inizia domani e noi, come Ordine, siamo pronti a portare avanti le nostre idee, nella convinzione che collaborazione e sostenibilità siano le parole chiave che guideranno le nostre azioni.
Massimo Giuntoli
Libero professionista, è presidente del Gruppo Torino progetti e opera nel settore sicurezza e prevenzione per committenze pubbliche e private. E inoltre coordinatore e responsabile dell'Ufficio Ambiente di alcune associazioni di categoria ed è coordinatore tecnico del Dipartimento di Interior Design e docente di Ergonomia per il Corso di Laurea di livello dello IAAD di Torino. Dal 23 marzo 2016 è presidente dell'Ordine degli Architetti di Torino.