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«È bello essere Re»

A spasso per Torino

di Sandro Cenni

Estate 2022

Un desiderio ardente sconvolse il Duca quel pomeriggio a teatro, d’improvviso lasciò il palco reale e raggiunse quello della contessa, moglie del conte di Verrua, fece uscire gli ospiti, chiuse le tendine, si sentirono risate e schiamazzi, poi silenzio. Siamo davanti a via Stampatori 4, Palazzo Scaglia di Verrua, varcando il portale si entra nel cortile dove Vittorio Amedeo II attendeva la moglie del conte di Verrua, di cui era perdutamente innamorato, Giovanna di Luynes, detta anche “dama di voluttà” per le sue doti amatorie. La attendeva impaziente per portarla nell’alcova di Rivoli. Nell’attesa, in questa minuscola corte d’onore, poteva godere dei tenui colori di un altro, grazioso, piccolo cortile. Una buona visione che possiamo cogliere anche noi varcando quella soglia.