«Saranno dieci anni fondamentali e si spera bellissimi. Viviamo in una crisi di nuove idee e di ripensamento degli spazi, ma abbiamo le motivazioni per cambiare modello sociale ed economico. Torino deve avere coraggio: è stata la prima capitale, la sede dello sviluppo industriale, ha vinto il titolo olimpico e in dieci anni ha ribaltato la sua immagine. Serve lavorare di nuovo tutti insieme: ed è questa la parola magica.
Immagino un progetto unico e forte, all’incrocio tra competenze umanistiche e scientifiche. Per cambiare serve avere coraggio e lavorare di nuovo tutti insieme
Con un progetto unico e forte, all’incrocio tra competenze umanistiche e scientifiche, tra Università e Politecnico. La Torino dei giovani è una realtà, da pensare e promuovere in quanto tale. Più aree pedonali, ancora più verde, un’amministrazione sburocratizzata che diventi piattaforma attiva e veloce delle idee dei cittadini.
Collaborazioni forti e costanti con tre tipi di città: italiane (Milano e Genova), europee (Lione e Wrocław), internazionali (Pittsburgh, Shenzhen). Pochi progetti molto grossi e visibili e un rilancio potente del Lingotto come hub fieristico e culturale. Buon 2030, Torino!≫.
Paolo Verri
Nato a Torino nel 1966, è ‘uomo di libri’: direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino dal 1993 al 1997, nel 1998 ha diretto la comunicazione dell’Associazione Italiana Editori, ideando la trasmissione televisiva ‘Per un pugno di libri’. Direttore del piano strategico della Città di Torino dal 2000 al 2006. Dal 2007 al 2011 è stato direttore di Italia 150. Ha coordinato il palinsesto eventi e i contenuti del Padiglione Italia a Expo Milano 2015. Dal 2011 al 2020 è stato direttore di Matera Capitale Europea della Cultura per il 2019. Attualmente lavora al nuovo piano strategico di Rimini e insegna all’Università Cattolica di Milano, allo IULM di Milano e allo IED di Torino. È socio fondatore dell’Associazione Capitale Torino
Torino Magazine Speciale 2020.
In edicola e in libreria.