«Penso a una città nella quale la cultura e l’arte contemporanea avranno un ruolo civico e propositivo nella vita collettiva. La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha riaperto al pubblico in maggio. Ha appena compiuto 25 anni e affronta ora la ‘nuova normalità’ facendo leva sulla propria expertise sperimentale ed educativa e coniugando l’esperienza della mostra dal vivo, in sicurezza, con contenuti e committenze di opere digitali.
Immagino di poter ridisegnare la città proprio a partire da un’alleanza tra architettura e arte contemporanea
Per Torino confido in una visione strategica che sappia trasformare il dramma in una linea di futuro, orientata al green deal e a un rinnovato rapporto natura-cultura. Grazie al programma di installazioni sulla Collina di San Licerio, avviato lo scorso anno nella nostra sede di Guarene, credo nella funzione dell’arte pubblica. Ho intenzione di promuovere una riflessione sulla cosiddetta Legge del 2%, che prevede una ‘quota’ d’arte nell’edilizia pubblica di nuova costruzione.
Estesa anche alla sfera del recupero e della rigenerazione urbana, potrebbe sancire un’alleanza tra architettura e arte contemporanea, contribuendo al ridisegno della città e dei suoi spazi comuni≫.
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo è fondatrice e presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Dopo la laurea in Economia e Commercio all’Università di Torino, si avvicina all’arte contemporanea, come collezionista, all’inizio degli anni ’90. La passione per l’arte si trasforma in attività organizzata nel 1995, quando dà vita alla Fondazione che porta il suo nome. La Fondazione ha due sedi: una a Palazzo Re Rebaudengo a Guarene (CN) e l’altra nel centro di Torino. Nel 2017 nasce la Fundación Sandretto Re Rebaudengo Madrid.
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