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Torino, 13 aprile 2020
Mi sto preparando a ritornare, sono settimane che mi alleno a questo momento e sono ormai pronto a riprendere il mio posto nella società, sono pronto a vivere nuovamente la mia Torino. Le relazioni che ho coltivato per una vita intera, da quando tutto questo è iniziato, sono state messe a dura prova, e solo grazie alla tecnologia sono riuscito a mantenerle vive. Da mattina a sera, da lunedì a domenica, che fosse autunno o primavera, ero abituato a vagare in lungo e in largo, in un’esistenza pensata nello spazio e nel tempo di cui disponevo, in un mondo su misura. Avevo un gran numero di missioni da compiere, e moltissime persone con le quali condividevo il mio percorso in modo armonioso, perché avevo il mio posto, che mi ero conquistato con tanta fatica e determinazione, cesellando con cura ogni rapporto. E ora mi sto preparando a ritornare.
Conteniamo davvero tanto, ma spesso non lo sappiamo, ci adoperiamo costantemente per capire cosa gli altri vedono in noi, e nel farlo, spesso ci perdiamo la cosa migliore, ciò che siamo per noi stessi.
Ma questo ritorno mi dicono che dovrò dosarlo, mi dicono che ci sarà una fase di avvicinamento, e non sarà più come prima. Lo dicono gli altri. Forse, sono gli stessi che mi hanno dato quel posto nella società che sto bramando da settimane, quel posto che mi dava tanta soddisfazione, grazie al ruolo attribuitomi da loro e di cui andavo fiero. E ora, potrebbe accadere che questa quarantena abbia modificato le condizioni, più o meno drasticamente, e che il mio posto non sia più li dove lo avevo lasciato. Questa considerazione sta iniziando a darmi qualche pensiero, forse non sarò più adeguato a ciò che troverò la fuori.
Forse ho bisogno ancora di qualche giorno prima di uscire liberamente a riprendere il mio posto. Anche questo lo dicono gli altri. Ciò che ho capito è che devo necessariamente rivedere il mio orientamento alle cose, devo valutare la mia funzione nel mondo che verrà, ricostruendo i miei propositi, non solo in base alle condizioni, alla fauna sociale o alle sue aspettative verso di me.Devo quindi ripensare i miei traguardi. Imparerò ad ascoltare meglio le mie emozioni, perché grazie ad esse sarò in grado di costruire in modo più consapevole le mie relazioni, la prima di tutte, con me stesso.
Lo dico io, riparto da me.