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Notai

di Maurizio Gallo-Orsi

Presidente del Consiglio Notarile di Torino

Una buona notizia per le tante società semplici torinesi

Con la risposta all’interpello numero 5 del 5 gennaio 2021, l’Agenzia delle Entrate ha stabilito che anche nel caso di società semplici immobiliari si può applicare la determinazione del valore della quota da donare con l’utilizzo dei coefficienti catastali, come quando gli immobili sono di proprietà di persone fisiche

Torino, speciale 2021

Quando si intende donare una quota di società semplice proprietaria esclusivamente di immobili, ovvero quando la stessa quota cade in successione, occorre determinarne il valore e l’Agenzia delle Entrate, con la risposta all’interpello numero 5 del 5 gennaio 2021, ha preso posizione su questo annoso problema.

Torino è stata ed è la terra delle società semplici immobiliari che, a partire dagli anni ’60, sono fiorite assai numerose anche per sfruttare un (legittimo) vantaggio fiscale proprio in tema di imposta sulle successioni, vantaggio che però, dalla fine degli anni ’80, è venuto meno a causa di un intervento legislativo.

Il solo vantaggio fiscale residuo delle società semplici immobiliari, nell’ambito dell’imposta sulle successioni e sulle donazioni, è dato dalla non applicabilità delle imposte ipotecaria e catastale del 2% e dell’1%: ciò deriva dal fatto che oggetto della successione o della donazione è pur sempre la quota di società semplice e non gli immobili dalla stessa detenuti.

Sul modo di calcolare il valore degli immobili, e di conseguenza il valore della quota, esistevano incertezze interpretative che ora la risposta all’interpello ha fugato.

Il problema interpretativo derivava dall’articolo 16 lettera b) del Testo Unico sulle successioni e donazioni, che prevede che la base imponibile per le società semplici è determinata assumendo il valore proporzionalmente corrispondente al valore, alla data di apertura della successione, del patrimonio netto della società risultante dall’ultimo bilancio approvato o dall’ultimo inventario ovvero, in mancanza, dal valore dei beni appartenenti alla società.

Dato che la maggior parte delle società semplici immobiliari non redige né il bilancio né l’inventario, la tassazione di un’eventuale donazione o di una successione nella quota dovrebbe essere basata sul valore dei beni, ed è qui che l’Agenzia delle Entrate è intervenuta, sostenendo che anche nell’ipotesi di società semplici – che non redigono il bilancio o l’inventario – si può applicare la determinazione del valore con l’utilizzo dei coefficienti catastali, come quando gli immobili sono di proprietà di persone fisiche.

L’Agenzia delle Entrate, quindi, per la prima volta ha ritenuto applicabile nel caso di specie

l’articolo 34 comma 5 del Testo Unico delle successioni e donazioni, per cui in sede di donazione o di dichiarazione di successione di quota di società semplice – che non abbia redatto né bilancio né inventario – è ammesso che venga dichiarato con riferimento agli immobili di tali società (ad eccezione dei terreni edificabili) un valore non inferiore a quello risultante dall’applicazione dei coefficienti catastali.

Ad esempio: se la società fosse proprietaria di un appartamento con una rendita catastale pari a 1200,00 euro e di un terreno agricolo con un reddito dominicale pari a 35,00 euro, il valore dichiarato potrà essere determinato moltiplicando la rendita dell’appartamento per il coefficiente 126 (1200,00 x 126 = 151200,00) e il reddito dominicale del terreno agricolo per il coefficiente 112,5 (35,00 x 112,5 = 3937,50), senza che tali valori possano essere oggetto di rettifica da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Maurizio Gallo-Orsi

Nato a Torino nel 1962, è stato componente del Consiglio Notarile di Torino dal 2000 al 2012 e componente della Commissione Regionale di Disciplina dei Notai per quattro anni dal 2013. Di nuovo componente del Consiglio Notarile di Torino dal 2018, ne è diventato presidente il 14 marzo 2019. È docente della Scuola di notariato Lobetti Bodoni. Ha curato la riedizione, con il padre Gianfranco Gallo-Orsi, del volume ‘L’imposta di successione’, edito da UTET. Ha scritto su Stampa Sera e su riviste giuridiche specialistiche; ha partecipato e partecipa come relatore a numerosi convegni giuridici.