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#iosonotorino

di Stefano Berruto

«Curare il nostro tessuto di relazioni»

«Il mondo cambia a una rapidità e a un passo che non sempre ci appartengono, nonostante l’attenzione posta ai cambiamenti e ai bisogni dei consumatori, mantenendo la ricerca del buono e della qualità italiana. L’orizzonte a cui puntare ora, a mio avviso e anche a seguito di questo periodo di emergenza, è proprio quello interno ai confini nazionali, per costituire una personalità italiana ancora più forte e un approccio di cooperazione con il territorio.

I nostri avi ci hanno consegnato un tessuto di relazioni a cui dobbiamo sempre dimostrare affetto e guardare con fiducia

Potrebbe suonare strano, detto da noi che esportiamo il 95% dei nostri prodotti, ma in realtà non lo è: investire sul territorio, creare un forte spirito di squadra tra tutti gli attori della filiera permetterà di essere ancora più presenti sul locale e, di riflesso, di migliorare ancora di più il posizionamento sul mercato europeo o extra europeo.

Pensiamo che questa possa essere la ricetta ideale per ogni azienda che opera nel food & beverage. Ci aspettiamo una risposta altrettanto chiara dal Governo e dall’amministrazione, speriamo entro l’inizio di quest’autunno: una risposta che ci offra una base solida sulla quale continuare a lavorare con dedizione e concretezza».

 

 

Stefano Berruto

Classe 1972, chierese di nascita, nel 1997 si trasferisce a Carmagnola per seguire l’azienda di famiglia da vicino insieme al fratello Matteo, che si occupa di produzione, e alla sorella Anna Maria, che si occupa di acquisti. Appassionato di storia e di storie di successo di aziende e di persone, riconosce questo tratto come uno dei valori più importanti per la sua azienda, sicuramente estendibile a moltissime aziende del territorio. Da settembre è pronto un piano per «ritornare sulle tavole dei nostri concittadini» e per l’apertura del factory store aziendale.

Torino Magazine Speciale 2020.

In edicola e in libreria.