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di Marco Vallario

La curiosità da coltivare

Torino, 4 maggio 2020

È la curiosità che spinge l’uomo sulle vette della conoscenza, lo aiuta nel favorire le invenzioni, lo assiste nella evoluzione dell’intelletto e della creatività, stimolandone così la sua imprenditorialità. Coltivarla è un dovere nel nome della scienza, sebbene a volte, per alcuni suoi eccessi si rischia di essere antipatici persino a madre natura. Ma proprio grazie alla sua capacità di offrire slancio a tutti coloro che ci hanno lasciato in eredità importanti scoperte, oggi siamo quel che siamo, disponendo di un’interminabile quantità di informazioni e di opportunità. L’intraprendenza è frutto della curiosità, così come lo è l’ingegno e se ci capita di essere immobili è perché l’abbiamo messa da parte, non è più li a stimolarci.

'Non ho particolari talenti, sono soltanto appassionatamente curioso' sosteneva Albert Einstein, e come lui ogni uomo privo di talenti se mosso dalla curiosità può produrre cambiamenti incredibili

La nostra Torino, è da sempre una città di curiosi, di intraprendenti e di inventori, luogo di stimolo alla magia e all’alchimia, onorata dai natali di importanti luminari, tutti spinti da lei, dal desiderio di conoscenza. Eppure sono molti ad ostacolarla, li definirei gli entusiasti dell’ordine prestabilito, coloro che hanno perso lo spirito del fanciullo, e che per timore del cambiamento si rifugiano in quella immobile normalità capace di addormentare acume e talento anche nei soggetti più promettenti. I genitori spesso sono i primi, poi tocca agli insegnanti, quindi ai dirigenti, siano essi privati o pubblici, convinti nel riportarci ad una consuetudine meno faticosa da gestire e spiegare.

Non dimentichiamo poi la curiosità che ogni uomo nutre verso i suoi pari, cosa che lo contraddistingue e lo caratterizza al punto da rappresentare una delle chiavi del successo nella sua evoluzione, al punto da costituire il principale elemento di successo del fenomeno chiamato social network, in grado di plasmare le abitudini e attrarre le attenzioni di un intero pianeta in così pochi anni. Pensiamo quindi a quanti significati si celano dietro un’ unica parola, pensiamo a quale sia per noi il suo significato più importane, quello che ci porterà verso il futuro o quello che ci dirà di più sui nostri vicini. A noi la scelta tra farci stimolare, guidare o distrarre.