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Home > Food > Percorsi Gourmet > 5 enoteche a Torino Consigli per il vino in città
SPESSO SONO ENOTECHE CON CUCINA, SPESSO SI DIVERTONO A PROPORRE VINI PARTICOLARI E UN PO' DI NICCHIA. SPESSO CI HANNO CONQUISTATO AL PRIMO SORSO. 5 ENOTECHE DA NOI PER VOI
Siamo stati a febbraio alla presentazione, a Palazzo Civico, del nuovo Salone del Vino 2023. Nuovo perché non c’era, e questa prima edizione sembra voler finalmente “fare un po’ d’ordine” tra le tante iniziative enologiche in città. Un Salone “diffuso” che dal 4 al 6 marzo rende Torino casa e capitale del vino, a cui si aggiungono diversi giorni di iniziative off.
Tutto molto promettente e sì, da grandi poteri derivano grandi responsabilità. Quindi noi celebriamo questa prima edizione raccogliendo per voi 5 consigli, cinque enoteche a Torino che magari non conoscete, ma che dovreste conoscere. Ovviamente, scelti per voi dalla redazione.
5 consigli, 5 enoteche a Torino che magari non conoscete, ma che dovreste conoscere. Ovviamente, scelti per voi dalla redazione.Alcuni di questi consigli non vorrebbero neanche essere appellati come enoteche, men che meno enoteche 2.0 o 3.0. Dispensa è un po’ uno di quelli: è un luogo di cultura prima di ogni altra cosa. Poi ovviamente c’è il vino e ci sono i distillati, ogni etichetta è una scelta e niente è in scaffale per caso. Ci sono le bookzine enogastronomiche, talk organizzati a tema vino… C’è una Dispensa che serviva a questa Galleria, bellissima ma da valorizzare meglio. Noi veniamo qui a “cercare le bottiglie”, perché non le troviamo da altre parti o perché dobbiamo fare bella figura a una cena. È la nostra enciclopedia del vino in città.
Tante collaborazioni in giro con altri localini di Torino sempre belli. Orma è community. Orma è un bel locale dove trovi bella gente e buoni vini. Mai banali. Consigliato per chi è curioso e non disdegna mai un aperitivo in compagnia di amici ed etichette curiose. Orma è diventato in non molto tempo un bel riferimento per una zona, Vanchiglia, che è un po’ la regina di questo genere di locali, ma che si deve difendere dall’avanzare di nuovi super interessanti quartieri. L’evoluzione se è intelligente e competitiva genera valore: tenete d’occhio i cambiamenti del panorama food & wine della città.
Qui trovate buon vino, eventi e manicaretti da gustare. Beva ci piace perché ci ricorda quanto cambiano la città e i suoi angoli. Contestualizziamo: siamo all’inizio di via Bologna (quasi bordo Dora) e quando Beva ha aperto ha compiuto un gesto bello forte: ricordarci che con le idee si influenzano i luoghi. Beva ci piace perché con tapas e paninetti rammenta il vero senso dell’aperitivo: divertirsi; e perché con il vino rievoca il vero senso del vino: stupirsi e crescere di conseguenza. Beva, l’abbiamo detto altre volte, è un invito (lo è perfino nel nome), è uno stimolo a eliminare il pregiudizio e assaggiare; i quartieri come i calici di vino.
Squadra che vince non si cambia: vino sfuso, tapas piemontesi e galleria. Che bello vedere Litro pieno di gente seduta con la tavola colorata da acciughe e dal rosso di un grignolino sfuso appena versato. È una meraviglia per gli occhi; specie per chi si ricorda di questa galleria troppo spesso abbandonata, non valorizzata, e che oggi è rinata grazie a chi ha avuto il coraggio di scommetterci sopra. Vino easy is the way, non si accettano prenotazioni e il vociare è di casa: il format è di quelli che da sempre ci fa innamorare. Bello, torinese e anche internazionale.
Galleria Umberto I, 7 – Torino
Per l’ultimo consiglio si cambia totalmente genere, e pure zona. Si va in quel micro-mondo che è la pedonale via Monferrato, e tutto viene di conseguenza. Luce soffusa, prosciutto iberico, divanetti morbidi e una bellissima selezione di vini al calice. Etichette classiche, meno classiche, must, proposte stravaganti… Qui le bottiglie cambiano sempre e non c’è mai da annoiarsi. Come per molti di questi locali (nona caso ve li consigliamo), anche per Bar Briac se vi piacciono i posti in cui non c’è gente e ci si gode il silenzio, andate altrove. A noi le enoteche con cucina piacciono così: piene di vita e storie, a tavola e nei calici.