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Ripercorriamo insieme alcune delle più interessanti novità gastronomiche di questo 2022 al giro di boa di settembre: tra pizze, maritozzi, fiumi, portici, Liguria e Sicilia.
Cosa resterà di questo 2022? Parecchie cose. Non potendo elencarle tutte (non qui perlomeno), iniziamo col fare il conto di alcune delle più interessanti aperture enogastronomiche di questo 2022. A settembre Torino si veste da capitale del food grazie al fermento portato da Terra Madre (Parco Dora, 22-26/09) e noi cogliamo l’occasione per ricordarci quanto la ristorazione sia una delle voci su cui puntare per il futuro della città.
Insieme All’Antico Vinaio (via Sant’Ottavio, 18), parliamo di uno dei nuovi big cittadini: brand nazionali e internazionali che hanno recentemente scelto Torino per allargare impero e orizzonti. Con furore da Palermo l’Antica Focacceria ha portato in piazza Carignano un po’ di Sicilia, incastonando nella regalità di una delle piazze più affascinanti di Torino un’offerta decisamente gustosa. Arancine (al femminile perché palermitane), pane ca meusa, panelle, cannoli… Il format è semplice, ma assolutamente vincente.
Via Principe Amedeo, 3 / Piazza Carignano
Altra interessante iniziativa cittadina, figlia di un sogno e di un ideale: ridare lustro a uno dei luoghi più iconici della città. Consegnare nuova vita ai Murazzi non è un atto di romanticismo, è un investimento sul futuro di Torino: perché ogni vera capitale Europea ama, vive e valorizza il proprio fiume. Porto Urbano è effettivamente un porto urbano, uno sbarco, un luogo polivalente con grande attenzione al food, agli eventi, alla vita sul fiume che riparte.
La richiesta di Totzo è chiara e lascia scarso spazio all’immaginazione: non chiamatelo solo maritozzo. D’altronde sarebbe un po’ limitante. Ma come funziona? Prendete uno dei must della cucina romana (prevalentemente dolce), ovvero il maritozzo, e rendetelo palcoscenico di una miriade di ricette diverse: con il baccalà, la salsiccia, la mozzarella, i pistacchi… Totzo è realmente originale e, in pochissimo tempo, è già divenuto una piccola star del panorama food torinese, anche grazie alle foto che pubblica su suoi social: molto ma molto accattivanti.
Il principio è simile a quello di Totzo: prendere un classico, in questo caso della cucina asiatica, il bao (ormai amato in tutta Europa), e metterci dentro varie leccornie. BaoLab è una delle ghost kitchen più interessanti della città e nell’era del delivery sembra essere questa la tendenza del food contemporaneo. Cucine, o in questo caso veri e propri laboratori gastronomici, che preparano piatti pensati per non essere consumati sul posto, ma a casa, in ufficio, dove ci pare. Libertà e gusto a domicilio.
Altro giro altra influenza “estera”, ma questa volta decisamente più vicina. Facciamo tappa a Recco, celebre per l’omonima focaccia ormai must internazionale. Dalla Riviera di Ponente arriva un localino tutto pesto, alfiere di una cucina rustica e curata, fatta di torte verdi, focacce, pesce e altre tipicità liguri. Un giro su Instagram saprà sicuramente schiarirvi le idee a riguardo.
Ultima del nostro elenco (ma non per importanza), una delle istituzioni napoletane della pizza: l’Antica Pizzeria da Michele. Dopo il fenomeno Sorbillo, Torino accoglie un altro re della pizza partenopea: 150 anni di storia, 26 punti in giro per il mondo, capace di far innamorare anche Julia Roberts nel film Mangia prega ama. Via XX Settembre diventa, con questa recente apertura, la via della pizza a Torino (lei e vie limitrofe), con una concentrazione di pizza-star in pochi isolati veramente elevata. Chissà che non possa essere un nuovo importante elemento di appeal della nostra città…