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#iosonotorino

di Sebastian Schwarz

«Vorrei un Teatro Regio senza barriere»

«Affinché le difficoltà di questo periodo non siano vane, bisogna trasformarle in fonte di ispirazione per il cambiamento. Mi piacerebbe, quindi, che un teatro come il Regio fosse la base fondante di una collettività e che il ruolo culturale e sociale venisse ritenuto più importante dei parametri economici. Siamo un luogo in cui circolano idee, contenuti, valori ed emozioni, senza le quali non può esistere società civile.

Il teatro del futuro sarà un luogo 'aperto', la base fondante di una collettività. Un Regio senza barriere, in cui circolano idee, contenuti, valori ed emozioni

Le opere di Puccini, Verdi, Mozart o Rossini non sono solo uno svago, anzi, determinano il nostro DNA. Abbiamo imparato che il web è un alleato, ma non è un’alternativa: lo scambio di energia tra il pubblico e gli artisti è fondamentale. Per questo vorrei riaprire al più presto il teatro, in sicurezza, ovviamente. Vorrei che il Regio del futuro fosse un teatro ‘aperto’, senza barriere, con un nuovo bookshop nel quale si possa bere un caffè, ascoltare musica, incontrare gli amici. Un luogo eco-friendly che si prenda cura dell’ambiente e sia un punto di incontro per le persone.

Dovremo certamente sperimentare nuovi luoghi di spettacolo, aprirci a nuovi repertori o ritrovarne di antichi, come il barocco, e investire in tecnologia per stimolare la curiosità. Ma è la musica dal vivo che rappresenta la vita».

 

 

Sebastian Schwarz

Nato a Rostock, in Germania, nel 1974, si è laureato in Musicologia alla Freie Universität di Berlino, ha studiato canto lirico al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia e si è laureato con lode in Amministrazione teatrale – Tecniche artistiche dello spettacolo all’Università Ca’ Foscari. Dal 2008 al 2016 è stato direttore dell’Area artistica e casting manager del Theater an der Wien. Dal 2012 al 2016 è stato anche direttore artistico della Kammeroper di Vienna e fondatore dello Junges Ensemble del Theater an der Wien. Dal 2016 al 2018 ha ricoperto la carica di sovrintendente e direttore artistico del Festival di Glyndebourne. Dal luglio del 2019 è sovrintendente e direttore artistico del Teatro Regio di Torino.

 


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