Lo Speciale Food Autunno 2024 apre con un alfabeto del food torinese, dalla “A” di agnolotto alla “Z” di Zappatori. Dentro tante curiosità gastronomiche, qualche riflessione sul nostro ecosistema food cittadino, diversi spunti e consigli per mangiare fuori, tra novità e grandi classici. È un gioco sì, ma anche un modo per mettere un paio di indirizzi in wish-list. Lo trovate qui.
Poi vai con gli approfondimenti…
Aldo’s Bacaro
Cominciamo con un fresco consiglio che tra pochi mesi compirà un anno di vita. Di che si tratta? Aldo’s Bakery ha fatto il Bacaro, allargando il suo universo con un nuovo locale (in via San Paolo 1) tutto drink e cicchetti. Il posto è bello, con i led di Lucifero e le bottiglie a vista, e il format è simpatico: aperitivo bàcaro style, con prodotti originali da tutta Italia. Il Bacaro è nuovo, giovane, indie: ci è piaciuto subito.
Pasticceria Rosario
L’unico slot “dolce” dello Speciale lo dedichiamo a Rosario, in via Sansovino 121, perché ha una bella storia, antica, e perché questa è una delle ultime pasticcerie in cui trovare un certo tipo di dolci. Sfogliati, torte, pasticcini… lo stile è di una pasticceria classica: buona, golosa e fatta bene. Ci piace perché è senza orpelli, non social mai di sostanza, e di qualità. E non è un format da dare per scontato.
La Taverna di Frà Fiusch
Torniamo da Frà Fiusch perché è un posto del cuore, e perché l’autunno è la stagione preferita da chef Ugo Fontanone. Ci ha preparato il cavolfiore e la trippa fatta a chips (Mc Trip). Ci ha raccontato un paio di aneddoti su Martin Scorsese a Torino. E ci ha ricordato perché amiamo questo posto: un breve fuoriporta che ci fa sentire ogni volta come fossimo già in vacanza, ma a due passi da Torino. In autunno un must assoluto.
La Piola di Via Piol
Ecco, questa è stata davvero una scoperta interessante. La banda di Mimmo è davvero una bella squadra: nel mezzo di Rivoli hanno costruito un locale giovane e goloso che mette il cliente al centro in tutte le sue decisioni. Fresco ma familiare, divertente ma preciso, ti propone il crudo di pesce e allo stesso tempo il risotto con il midollo. Che bella sorpresa in via Piol!
Ca’ Mia – Casa Albano
Per il capitolo invece “non è una sorpresa”, arriviamo a Ca ‘ Mia, dove Marco Albano e Davide Tedesco portano avanti da tempo una bella idea di cucina, della tradizione sì, ma con tanta voglia di stupire e giocare un po’ con i fuoripista. Siamo a Moncalieri, il locale è molto bello, ed è oggi un vero riferimento per chi vuole mangiare bene, in modo curato, senza pensieri.
Trattoria Torricelli
In questo caso parliamo di un classicone. Siamo passati in via Torricelli per vedere se il meccanismo rodato di chef Del Vecchio si fosse minimamente inceppato… Ma ovviamente non è così. Semplice, diretto, affettuoso: Torricelli è il tempio dei suoi aficionados (che tratta con i guanti di velluto), un ristorante un po’ vintage, ma di grande qualità, con buone maniere d’altri tempi.
Ristorante Marchese
Le foto raccontano meglio delle parole quanto questi piatti possano essere speciali. Chef Giovanni Piselli è cuoco d’estro e fantasia, e quindi autore di una cucina volutamente internazionale che gioca tra Piemonte, Campania e resto del mondo. Nell’autunno dell’arte torinese, facile confondere queste opere culinarie con qualcosa dell’art week. Poi però si mangiano anche…
Due Mondi
Nuova vita, nuove idee, nuove ambizioni. Il Due Mondi (via San Pio V) si è rifatto il look gastronomico qualche anno fa e sembra aver trovato la sua definitiva dimensione. Daniele e Gianluca hanno disegnato un bel ristorante, di classe, con una cucina curata, ma senza voli pindarici. A due passi da Porta Nuova, quindi in pieno centro, è una chicca un po’ fuori dai radar da mettere in agenda.
Duomo Bistrot Le vie del sale
In ultimo il nostro sguardo sulla Torino del food internazionale. Duomo Bistrot è un ristorante nuovo, già amatissimo dai turisti, fiero ambasciatore di una cucina piemontese e ligure, nato dalla volontà di essere prima di tutto buon testimone del territorio. Daniele, Monica e chef La Malva hanno centrato l’obiettivo; e noi annoveriamo anche il Bistrot tra le news stagionali assolutamente da provare.
Felicin
In piazza della Consolata ha aperto un anno fa Felicin, figlio torinese dell’ormai rodatissima attività di Langa (con ristorante e hotel), e noi ve l’avevamo già raccontato una volta (qui). Perché? Perché ci è piaciuto dal primo giorno, perché vive dal mattino alla sera, perché porta le Langhe in città e perché completa l’offerta di una piazzetta di culto (affianco c’è il Bicerin). Consigli? Dritti ai tajarin e alla guancia, già iconici.