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World Pizza Day a Torino

guida alle pizze della città

di Francesco Valdivia

NAPOLETANE, BASSE, IN TEGLIA, GOURMAND, AL PADELLINO... CELEBRIAMO LA GIORNATA MONDIALE DELLA PIZZA RACCONTANDO LA BELLEZZA DELLA VARIETÀ. TANTI CONSIGLI PER OGNI GUSTO O PALATO, PERCHÉ TORINO HA VERAMENTE PARECCHIE PIZZE ECCELLENTI DA OFFRIRE

Il 15 gennaio è il giorno più triste dell’anno, il cosiddetto Blue Monday. Forse però, al mattino, quando ci alziamo, dovremmo trovare un buon motivo per essere felici e non tristi, non trovate?

A volte riusciamo a costruircele queste buone ragioni di felicità, in altri casi invece ce le abbiamo a portata di mano, facili facili. Un esempio? Mercoledì 17 gennaio è il World Pizza Day, ovvero il giorno in cui si celebra l’arte tutta italiana della pizza, uno dei prodotti simbolo del nostro paese nel mondo, e anche uno dei più amati a ogni latitudine. Perché proprio il 17? Alcuni dicono per “rialzarsi” da quel lunedì blu, ma la verità è più romantica e popolare: il 17 si festeggia Sant’Antonio Abate, protettore dei pizzaioli; quindi auguri a chi la pizza la crea e anche a chi se la mangia!

Per festeggiare ecco un po’ di consigli per mangiare ottime pizze a Torino, 3 per “categoria”: abbiamo quella napoletana classica, quella “bassa” (e in molti sperano anche scrocchiarella), quella in teglia, quella gourmand e l’immancabile al padellino.

Mercoledì 17 gennaio è il World Pizza Day, ovvero il giorno in cui si celebra l'arte tutta italiana della pizza, uno dei prodotti simbolo del nostro paese nel mondo, e anche uno dei più amati a ogni latitudine

NAPOLETANA

Difficile, complicatissimo sceglierne solamente 3 in città; questo perché Torino presenta un’offerta di pizze napoletane style veramente invidiabile. Metteteci la fortissima immigrazione dal meridione di decadi fa, il più ricco melting pot nord-sud d’Italia, una tradizione costantemente in crescendo… Consci delle difficoltà, andiamo! Iniziamo con Cammafà: e diciamo l’indirizzo storico, quello di piazza Galimberti, 23. Qui è iniziato tutto, una vita fa, in un bugigattolo da cui poi si è sviluppato, tra alti e bassi, un vero impero. Al centro una pizza sempre ottima, dei calzoni eccezionali (in realtà i primogeniti della storia) e tanto calore. Da sempre una sicurezza.

Si prosegue con Napples, in città due punti, ma anche qui scegliamo l’originale: via Sant’Anselmo 36. In piena San Salvario quando aprì questa pizzeria-friggitoria stupì subito un po’ tutti. Fu immediatamente un successo perché la qualità di impasto e materie prime era eccezionale; ed è così ancora oggi (menzione d’onore alle montanare).

Dopo le prime realtà, nate e cresciute in città, vi mettiamo una terza che viene da “fuori”, ma che è così storica da non poterla omettere: L’Antica Pizzeria Da Michele (via San Quintino 2). Uno dei nomoni globali della pizza (con Sorbillo); c’è anche a Torino, ma occhio alle code.


“BASSA”

Alcuni la chiamano “romana”, altri “al mattone”… Neanche noi sapevamo per bene come spiegarci, e abbiamo quindi optato per un intuitivo “bassa”: ovvero quella pizza meno alta ai lati, di solito più croccante… Ci siamo capiti no? Senza perdere tempo citiamo subito Il Saraceno (corso XI febbraio 6), per noi, se si sceglie la versione “al metro”, una delle migliori pizze in città, a mani basse. Ha recentemente cambiato gestione, ci è saltato un battito, ma poi abbiamo visto che la pizza è sempre ottima. Meno male!

Seconda segnalazione per Libery Pizza & Artigianal Beer (via Legnano 14). Un classico amatissimo dai torinesi, strapremiato nelle guide sulle migliori pizze d’Italia, un bel pezzo di storia della pizza nostrana. E in chiusura inseriamo un outsider, un ristorante-pizzeria che ha recentemente cambiato gestione, ma che ci ha stupito per la qualità della pizza. Non è, ad occhio, un locale “per noi”, ma la pizza ci ha veramente soddisfatto: segnate sul taccuino il rinnovato Ristorante Lagrange, in via Lagrange 43, ne vale la pena.


IN TEGLIA

Acceleriamo il passo. Tantissime le pizze in teglia di qualità in città, quindi prendiamo una gourmet, una classica e una un po’ “atipica”. Impossibile non citare Tellia, la creatura di Enrico Murdocco, giovane fuoriclasse della pizza, che ha, un passo alla volta, conquistato Torino e l’Italia. Diversi i punti in città: voi andate al Tellia LAB (via Maria Vittoria 20), magari beccate anche Enrico…

Altro giro, altra pizza: Stop Pizza, in via Cibrario 52. Tanta semplicità al servizio del gusto; un locale storico che fa principalmente una cosa: un’ottima pizza in teglia.

Chiudiamo con un cult cittadino. Abbiamo detto atipica perché ora mettiamo in tavola un carico da novanta: la Focacceria Sant’Agostino (via Sant’Agostino 6). Il luogo in cui, passeggiando con i tuoi genitori da piccolo, ti fermavi a sbavare sulle vetrine. Una sicurezza da sempre, golosa e rigogliosa.


GOURMAND

Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a pensare abbinamenti sempre più geniali. A queste pizzerie fanno capo dei fenomeni del settore. Iniziamo con Massimiliano Prete e il suo Sestogusto; noi scegliamo il primo in via Mazzini 31, alfiere in città di una pizza veramente da fuochi d’artificio. Poi ci giochiamo uno dei più stimati artisti della pizza italiani: Patrick Ricci e il suo Terra, Grani, Esplorazioni (via Martiri della Libertà 103 – San Mauro Torinese), luogo di idee, gusto e sperimentazioni da provare almeno una volta. E infine Fermento (via Belfiore 11/B), una creatura giovane, retta da protagonisti giovani, con tante idee e ottima tecnica. I torinesi l’hanno adorata fin da subito, i complimenti sono fioccati… e se li merita tutti!


PADELLINO

Alla tradizione del padellino (o tegamino) abbiamo dedicato un annetto fa questo articolo, anche con un po’ di storia e curiosità da far bella figura con quattro amici al bar. Quindi andiamo dritti al punto: scegliete Da Gino, in via Monginevro 46, se volete il classico che non si batte. Una realtà di quartiere celeberrima in città, con una farinata da sogno e un padellino perfetto. Altro contendente storico del gran podio dei tegamini in città è sicuramente Da Michi (via San Donato 38): tante vetrine, tanta coda, una pizza sempre deliziosa; un altro must cittadino.

La pizza al padellino si mangia nei quartieri ed è lì che si trovano le migliori, perché sono parte del nostro DNA. Terzo suggerimento: Il Cavaliere (corso Vercelli 79), intramontabile pizzeria, vintage ma in verità senza età come un bel film di Sergio Leone.