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Eventi sportivi e sviluppo immobiliare

a impatto sociale

Autunno 2023

DALLA CASE HISTORY DEI GIOCHI INVERNALI DI CORTINA, IL TEMA DELLA CONNESSIONE TRA GRANDI EVENTI SPORTIVI E SVILUPPO DEL MERCATO IMMOBILIARE È ALL'ATTENZIONE DEGLI OPERATORI DEL SETTORE. ANCHE LE ATP FINALS DI TORINO SONO OGGETTO DI ATTENTE VALUTAZIONI RISPETTO AI BENEFICI CHE POTRANNO PORTARE ALLA CITTÀ CHE LE OSPITA. ABBIAMO CHIESTO A MASSIMO GUERRINI, PROFONDO CONOSCITORE DELLA MATERIA A LIVELLO NAZIONALE E INTERNAZIONALE, COSA POSSIAMO ATTENDERCI E SU COSA OCCORRE PUNTARE PER COGLIERE L'OCCASIONE

Massimo Guerrini - ATP Mole AntonellianaTornano le ATP Finals a Torino e la città si appresta a vivere un momento di forte notorietà a livello internazionale, con gli 8 migliori tennisti del mondo a sfidarsi, e con milioni di appassionati che vedranno l’evento in TV e non solo. Una formidabile occasione di promozione per la città, un appuntamento con stakeholder metropolitani che si ritroveranno a scoprire o riscoprire una città che dalle Olimpiadi in poi ha saputo e voluto mostrarsi altra rispetto a una percezione focalizzata sull’idea di città dell’auto e della fabbrica, per molti anni unico vero motivo di riconoscibilità. Possono questi eventi essere un’occasione di sviluppo anche per il mercato immobiliare? Così parrebbe da recenti studi su aree metropolitane simili alla nostra per caratteristiche e dimensioni; ma niente è scontato in questo tipo di valutazioni. Abbiamo deciso di parlarne con Massimo Guerrini, CEO di Guerrini Real Estate Advisory & Development e di Open Asset Real Estate Advisor, recentemente entrate nel capitale di Homes4all (Benefit Company B Corp), startup innovativa che vuole favorire la rigenerazione urbana grazie alla sua rete di investitori a impatto sociale.

Guerrini, apriamo diretti sul tema: le ATP Finals fanno bene alla città?

«Certamente, in linea di principio non possono che far bene perché l’evidenza della comunicazione rispetto al brand Torino è talmente forte che il riverbero positivo è sostanzialmente inevitabile. Più articolato diventa il tema quando cominciamo a chiederci quanto può far bene: ovvero poco, mediamente o molto? Dobbiamo pensare ad una città che voglia crescere, raccontarsi e poi imporsi anche a livello internazionale e questi eventi sono una vetrina formidabile».

Ogni spazio rigenerato è non solo un’occasione di valorizzazione e recupero urbano, ma ancor più la restituzione al territorio e alla comunità di un luogo di incontro e aggregazione, e le città possono diventare protagoniste di tali cambiamenti

Il suo punto di osservazione è molteplice, ma partiamo dal tema del nostro titolo; qual è l’impatto rispetto al mercato immobiliare?

«Nell’immediato l’impatto è difficile da quantificare e verificare, ma certo è che se si allarga la platea dei soggetti interessati a Torino, l’impatto diviene positivo sia rispetto ai valori intrinsechi immobiliari, sia alla possibilità di rigenerazione e sviluppo di aree postindustriali e dismesse. La scommessa consiste nello sviluppare iniziative che, rigenerando il territorio a impatto sociale affrontino l’emergenza abitativa e attraggano nuovi cittadini. Ogni spazio rigenerato è non solo un’occasione di valorizzazione e recupero urbano, ma ancor più la restituzione al territorio e alla comunità di un luogo di incontro e aggregazione, e le città possono diventare protagoniste di tali cambiamenti. Noi ad esempio con le nostre iniziative vogliamo proprio andare nella direzione di una diffusione di quelle che sono le possibilità che la nostra città offre. Recuperare e valorizzare il patrimonio immobiliare con il valore aggiunto di un forte impatto per l’ambiente e le comunità è una delle missioni su cui siamo più concentrati in assoluto, e su cui il 2024 sarà decisivo per lo sviluppo di aree metropolitane come Torino».

Massimo Guerrini - Pala Alpitour ATP Finals

E a Torino, a suo giudizio, ci sono le condizioni per diventare protagonisti di questo sviluppo e diventare anche un mercato immobiliare ampio e interessante per operatori che vengano da fuori?

«Torino ha finalmente ritrovato la propria volontà di crescere e glielo dico perché sono stato per anni un amministratore pubblico come presidente della Circoscrizione 1, quella che racchiude il Centro e la Crocetta, una vera città nella città. Occorre continuare questo percorso strategico verso la crescita, e adoperarsi perché la nostra città diventi veramente attrattiva, confrontandosi anche con realtà esterne. Oggi occorre essere preparati, confrontarsi, conoscere e valutare modelli che funzionano, e portare qui un patrimonio di idee, conoscenze e informazioni che non necessariamente devono essere nate a Torino. È inoltre necessario, come si sta facendo, dotare il territorio di infrastrutture fondamentali per la crescita della città, ricettive, congressuali, di nuova mobilità e di trasporti. Al riguardo posso testimoniare, come board member di Infra.To, società a partecipazione pubblica a livello europeo per la progettazione e la gestione delle infrastrutture di trasporti, che la stessa sta ultimando la realizzazione della linea 1 della metropolitana e nel 2024 appalterà i lavori della linea 2. Altra nota positiva: finalmente Torino è riuscita a collegare il suo aeroporto al centro città, infrastruttura fondamentale per lo sviluppo turistico e dei grandi eventi. Avere visione significa anche avere capacità di cogliere connessioni che non sono più eludibili».

 

(foto MARCO CARULLI)