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Michelangelo Pistoletto

A spasso per Torino

di Sandro Cenni

Primavera 2024

È uno dei maestri del ’900 a cavallo dei due secoli, talentuoso, geniale, instancabile e con la missione di tramandare un’idea di arte nuova. Quando ha scoperto l’arte moderna e con temporanea ha capito che si poteva usare qualunque parte del passato per proporre qualcosa di nuovo per il futuro, diventando così uno degli artisti contemporanei più importanti della sua generazione, esponente di spicco dell’Arte Povera. Comprende che il vero potere era nello specchio, senza non ci si può vedere e riconoscersi, vi entri e non sei solo, insieme a te ci sono tutte le persone che ti circondano, tutto entra nello specchio, ‘entri’ e fai parte della rappresentazione del mondo. Ha lavorato tanto nelle città, facendo anche teatro per strada e coinvolgendo il pubblico. “Poi mi sono reso conto che era necessario allontanarsi un po’ da tutto il frastuono e sono venuto qua nella montagna”. Essere in una baita bellissima a San Sicario Borgo a chiacchierare con Michelangelo Pistoletto, uno di quegli artisti che hai sempre seguito con un misto di stupore e ammirazione, è surreale.