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Mimmo Carretta

Sport, Grandi eventi, Turismo e Rapporti con il Consiglio comunale

Inverno 2021

ENTRA A FAR PARTE DELLA NUOVA GIUNTA COMUNALE DEL SINDACO STEFANO LO RUSSO

Domenico, per tutti Mimmo, già consigliere della Città Metropolitana con incarico di presidente della Commissione per l’adozione del piano territoriale, fedelissimo del Partito Democratico, rieletto consigliere nel 2016 e segretario della Federazione Metropolitana del PD l’anno seguente. Lavora nell’ambito della gestione e fruizione dei beni culturali. A lui il compito di unire a valorizzare tematiche tanto decisive.

Mimmo Carretta fa parte della nuova Giunta Comunale di Torino del neo sindaco Stefano Lo Russo.

 

Può definire Torino in una sola frase?

«Sguardo al futuro e piedi a terra: Torino è così, ambiziosa e fiera, dal carattere austero ma comunque imprevedibile».

Qual è il primo obiettivo del suo mandato e perché?

«Intanto sarebbe importante non lasciarsi trascinare dalla voglia di stupire, di strafare. Qui c’è bisogno di serietà, sobrietà. Dopodiché, l’impresa vera sarà quella di rimettere a sistema un enorme patrimonio, con risorse e capa- cità in parte mortificate o sfilacciate. Rilanciare l’immagine di Torino e creare un sistema operativo perché la città sul mercato turistico internazionale diventi una destinazione appetibile. Facciamo di tutto per non vivere con il rammarico di aver perso occasioni».

Come vorrebbe che fosse ricordata Torino dopo la vostra amministrazione?

«C’è una scena bellissima nel film “Così ridevano” di Gianni Amelio. Dopo una notte insonne in treno, un gruppo di immigrati resta incantato davanti alla sagoma della Mole che appare all’improvviso dopo il diradarsi della nebbia. La considero una scena fortemente evocativa. Ci piacerebbe essere ricordati così, con lo stupore negli occhi e nella mente».

Se Torino fosse un libro, che libro sarebbe?

«Uno di quei libri che, ogni volta che li riprendi in mano, ti regalano qualcosa di nuovo. Ti stupiscono con particolari che non eri riuscito a cogliere la volta prima».

Il luogo di Torino che consiglierebbe di visitare per primo?

«Consiglierei di partire dal retrobottega della città, da Porta Palazzo. Un’esplosione unica di colori, storie, sapori. Quando ti appare, Porta Palazzo ti entra dentro e non ti lascia più».

Il suo personaggio torinese preferito e perché.

«Avessi la possibilità di rispondere cento volte a questa domanda, lo farei citando cento personaggi diversi. Ma ho una sola possibilità e allora punto sulle emozioni che provo ogni volta che penso a Dante Di Nanni».

Squadra di calcio più amata.

«Mi sfilo dal derby: il Genoa».

La colonna sonora della sua città.

«”Il fiume è giallo, lento fango d’Orinoco. Scorre tra i fuochi, gli spacci, i mangiafuoco. Scende il murazzo, c’è una macchina bruciata…”. Il “Tanco del murazzo” di Capossella scava nei ricordi della mia generazione con una forza impressionante».

 

Scopri il resto della Giunta Comunale di Torino. Ecco la Squadra della Città.

Leggi l’intervista al nuovo sindaco di Torino Stefano Lo Russo.