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Imbarco Perosino

Storia e orgoglio sul fiume Po

Autunno 2022

L'IMBARCO È UN PEZZO DI STORIA DELLA CITTÀ AFFACCIATO SUL FIUME. UN ANGOLO DI RACCONTI E BUONA RISTORAZIONE, MUSICA E INIZIATIVE SEMPRE NUOVE. OGGI SUL PONTE DI COMANDO ANNA DE COSTER, ARTEFICE DEL PRESENTE E DEL FUTURO DEL PEROSINO

Imbarco Perosino sul PoC’era una volta, c’è adesso, ci sarà per sempre. Questo il claim, ma più che altro il motto dello storico Imbarco Perosino, realtà presente sul fiume Po da quasi un secolo dalla sua mitica fondazione, nel 1936, ad opera del maestro d’ascia Alberto Perosino. La storia dell’Imbarco inizia però perfino prima, quando il nome non era ancora questo, quando questa darsena ospitava l’approdo delle barche dei Savoia, la più celebre delle quali era sicuramente la Peota Reale, il bucintoro costruito per feste ed eventi nobiliari sulla scocca delle magnifiche barche da ricevimento dei Dogi di Venezia, simbolo del potere incontrastato della Repubblica Marinara. E per questo riprodotto qui dai Savoia. Fu poi Nonna Anna negli anni ’50 a modificare l’anima dell’Imbarco e, negli anni ’80, Graziella Perosino restaurò l’intero locale ampliandolo e avviò definitivamente bar e ristorante. Quell’eredità importantissima è oggi nelle mani di Anna De Coster, che tra le altre cose si è occupata (lei designer) di restaurare la veranda vista fiume al piano superiore prendendo il più fedelmente possibile spunto da quello che era il famoso bucintoro dei re. Il nuovo bancone del bar ha dunque la forma della prua di una barca, in catramina nera con una fascia rossa proprio come nella versione originale; tutto attorno una predominanza di blu (blu Savoia, ovviamente), stampe e immagini che raccontano del mito (ma anche dell’autenticità) di questa fascinosissima storia. Oggi l’Imbarco è luogo culto della ristorazione, soprattutto per via della sua location, semplicemente magnifica d’estate, splendidamente poetica anche nei periodi più reddi. Attorno il parco muta, cambia, con gli anni e le stagioni, mentre l’Imbarco resta, fiero alfiere del suo angolo di Po. Pensiamo Anna intenda anche questo con il suo motto, l’Imbarco è il simbolo di un orgoglio coraggioso che il tempo non ha piegato; il simbolo di un affetto sincero verso questo fiume che bisognerebbe ri-insegnare ai torinesi. Per il resto l’idea gastronomica dell’Imbarco Perosino è sempre stata quella, prima ostinata e contraria, oggi coerente coi tempi che corrono, e cioè anti fast-food, orgogliosamente slow-food, come da Petriniana dialettica. La vocazione culinaria della cucina affacciata sul fiume porta in tavola inevitabilmente i classici della tradizione e qualche proposta di pesce (sarebbe stato complicato pensare il contrario). Cercando da sempre di privilegiare freschezza e semplicità, senza troppi orpelli superflui.

Le serate si tingono di balli, ricevimenti

La missione di Anna De Coster è stata proprio riprendere i temi cari e le anime dell’Imbarco e riportarli alla luce. L’ha fatto con il solarium, allestito settant’anni fa da Nonna Anna e riproposto oggi con la bella stagione; e con le escursioni in canoa sul Po, sfruttando la collaborazione con Alberto Sachero, guida canoistica e naturalistica.

Imbarco Perosino Terrazzo

La visione per il futuro è ricominciare a vivere il fiume a tutto tondo, attraverso un testimonial di riferimento qual è l’Imbarco Perosino. E sulla stessa linea di pensiero, così come i reali si divertivano con le loro feste a bordo del bucintoro, oggi anche l’Imbarco ha rivitalizzato la sua vocazione “festaiola”. Le sale si vestono a festa, la veranda, il terrazzo a vista sul Po, e le serate si tingono di balli, ricevimenti, musiche. Con protagonisti e ospiti illustri, uno su tutti probabilmente Max Correnti, storico DJ della Costa Smeralda, anima dell’iconico Blues Café. Insomma, l’Imbarco Perosino (che non ha certo bisogno di presentazioni) oggi ha tanto da dare e importanti novità, tra iniziative sul fiume, feste private, nuove atmosfere.

Noi personalmente amiamo l’anima parigina dell’Imbarco, quella autunnale e poetica delle cene a lume di candela, condite dalla musica di sottofondo, immersi, quasi persi, nello spettacolo della flora tutto intorno che pare comportarsi da protezione naturale. Contro il tempo e il mondo là fuori. Custodiscono, le foglie e gli alberi, una piccola fortezza di identità sul Po, una storia che ancora oggi, a distanza di quasi cento anni, vive fiera, e vale la pena raccontare.

 

 

L’Imbarco è un pezzo di storia della città affacciato sul fiume. Un angolo di racconti e buona ristorazione, musica e iniziative sempre nuove. Oggi sul ponte di comando Anna De Coster, artefice del presente e del futuro del Perosino

Imbarco Perosino è  una realtà presente sul fiume Po da quasi un secolo dalla fondazione, nel 1936, ad opera del maestro d’ascia Alberto Perosino. La storia dell’Imbarco inizia perfino prima, quando il nome non era ancora questo, quando ospitava l’approdo delle barche dei Savoia, la più celebre delle quali era sicuramente la Peota Reale

 

IMBARCO PEROSINO

Parco Valentino, Viale Virgilio, 53 – Torino

Tel. 011.657362

www.ristoranteperosino.net

Instagram: imbarcoperosino

 

Imbarco Perosino logo

 

(Foto di FRANCO BORRELLI)

(Servizio publiredazionale)