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Micro-guida per godersi Torino

Ai tempi delle ATP Finals 2023

di Tommaso Cenni

Autunno 2023

TRA MOSTRE, EVENTI, PASSEGGIATE, SPUNTI GASTRONOMICI, PORTICI, CINEMA E CAFFÈ: ECCO LA NOSTRA MICRO-GUIDA PER GODERSI TORINO SOTTO ATP FINALS

Manifesto mostra Picasso - Micro Guida autunno 2023L’autunno, al contrario del comune pensare, non è una stagione di declino, ma anzi di ricchezza; quella in cui l’uomo può godere dei frutti che lui e la natura hanno faticosamente preparato nei mesi precedenti. Lo dice anche la sua etimologia, che parla di abbondanza e sazietà, più che di penuria. E lo conferma la dialettica della nostra tradizione gastronomica: mai così viva, opulente, interessante in altre stagioni. Torino è città da autunno, diciamocelo: perché è così poetica e cinematografica che pare pensata per vivere di colori pastello autunnali. Perché ripartono (per davvero dopo il calcio d’estate) le stagioni pallonare di cui non possiamo fare a meno. Perché è da sempre fatta di gente che prima lavora e poi, forse, raccoglie i frutti. Ma il nostro percorso tra queste pagine vuole essere esplicitamente godereccio, poetico, misto, incompleto, edonistico, di parte. Camminiamo per le strade di Torino e intanto disegniamo una mappa di consigli; ci piace così, e poi va di moda: vedi tutti questi youtuber a spasso per le città ora alla scoperta di cibo, ora d’altro.

Questa lista non è micro, ma di più. È soltanto una delle migliaia di sfumature che Torino sa offrire in ogni ambito immaginabile; però che dire, da qualche parte bisognerà pur cominciare no?

Dunque, senza ulteriori indugi, iniziamo il nostro viaggio tra i consigli per godersi Torino sotto ATP Finals (senza parlare di ATP Finals); e partiamo da un po’ di cultura. Segnaliamo quindi 5 mostre che proprio non si possono perdere in quel di novembre (sì, l’autunno è decisamente stagione di mostre). Doveroso citare quella dedicata a Pablo Picasso: nel cinquantenario della morte in tutto il mondo si omaggia il genio con eventi e mostre dedicate; anche a Torino ovviamente accade, e l’esposizione è molto interessante. Si chiama Picasso. Rendez-vous a Torino: 300 opere per un viaggio tra fotografie, litografie, ceramiche, sculture, incisioni e opere pittoriche capace di raccontare il mito di Pablo Picasso; tra l’altro in una location splendida quale è Palazzo Saluzzo Paesana, che già da sola vale il giro (fino al 14 gennaio).

World Press Photo Exhibition - Micro Guida autunno 2023

Da World Press Photo Exhibition, il racconto in uno scatto delle proteste in Iran dopo la morte di Mahsa Amini

A due passi da piazza Savoia raggiungiamo in un minuto Palazzo Barolo, per goderci World Press Photo Exhibition, il più importante concorso di fotogiornalismo al mondo che, sotto forma di mostra itinerante, fa tappa a Torino. Un consiglio? Non perdetevi questa mostra perché il percorso fotografico è veramente bello (noi lo avevamo già visto in anteprima a settembre) ed è davvero difficile rimanere indifferenti di fronte alla forza di questi scatti.

Altro nomone imperdibile è quello di Francesco Hayez, alla GAM fino al primo di aprile, con la mostra Hayez. L’officina del pittore romantico, dipinti e disegni a confronto: 100 opere del leggendario pittore veneziano, tra pezzi rari e capolavori popolarissimi.

Hayez in mostra alla GAM - Micro Guida autunno 2023

Le opere di Francesco Hayez sono in mostra alla GAM fino ad aprile

Anche qui se volete ci arrivate a piedi, perché gran parte di questo giro è pensato per potersi muovere senza usare troppi altri mezzi. Quindi, prendete corso Vittorio e passeggiate fino alla stazione di Porta Nuova per godervi la mostra Body World Vital con autentici corpi umani in esposizione che raccontano in modo approfondito stato e cambiamento del nostro corpo in varie situazioni e fasi della vita. Abbastanza “forte”, ma sicuramente interessante: arriva a Torino con un palmares da 54 milioni di visitatori!

Per l’ultima tappa “culturale” imbocchiamo via Roma, poi via Po, e ci rechiamo alla sacra Mole Antonelliana, il nostro bellissimo Museo del Cinema, sempre più affascinante e vivo. Qui scarichiamo un peso massimo dei nostri consigli: la mostra Il mondo di Tim Burton (in città fino ad aprile): un percorso tra bozzetti, documenti e disegni nella testa e nella carriera di uno dei registi più influenti e famosi del ‘900; che con la sua poetica unica ha inevitabilmente segnato l’immaginario collettivo.

BlueLady - Micro Guida autunno 2023

BlueLady

A ottobre Torino gli ha dedicato la Stella della Mole, e lui ha ricambiato con una masterclass i cui posti sono spariti in un soffio. Dopo Kevin Spacey, ecco Tim: che bello avere questi personaggi in città.

Fatto il pieno di cultura, come promesso, ecco un po’ di appagamento per spirito e stomaco; lo schema è semplice: 2 piole da provare (una “alta”, una “classica”), 3 caffè storici, 1 pizza gourmand, 3 sushi, un gelato “nuovo”, 2 fuoriporta per la cena. Partiamo.

Capitolo piole: subito da Madama Piola (via Ormea 6) per provare i classici della tradizione piemontese, ma in formato “alto”; questo posto nasce come il bistrot di un grande chef (Christian Milone), ma non chiamatela “non-piola” perché qui c’è tutto lo spirito delle cose fatte con amore, tipico del DNA da piola. Il secondo consiglio è Caffè Vini Emilio Ranzini (via Porta Palatina 9/G), un simpatico esempio di piola sia vecchia che nuova: quella dei gastronauti, dei girapiole, ma anche del bianchino al mattino, dei tomini al verde, dei crostini con le acciughe… E poi c’è piazzetta IV Marzo appena fuori, bella e parigina. I caffè storici sono Mulassano in piazza Castello (perché se ne è parlato tanto, perché ha la fontanella, l’orologio, le storie suggestive…) e il nuovo Caffè San Carlo in piazza San Carlo (perché si è rifatto il look veramente bene ed è tornato a splendere come gli compete); mentre il terzo è chiaramente Al Bicerin (piazza della Consolata 5) che è lì da quasi 300 anni, e come fai a non sorseggiarti un bicerin nell’autunno torinese? Dai.

Piazza San Carlo e Il bollito tradizionale - Micro Guida autunno 2023

Piazza San Carlo, il Salotto di Torino e Il bollito tradizionale ed elegante di Madama Piola

Per la pizza gourmand (e ce ne sono tantissime: Magno, Sestogusto, Balik, Ricci…) diciamo Tellia. Più precisamente diciamo Tellia Lab in via Maria Vittoria 20, il luogo dove potrete probabilmente incontrare l’inventore di Tellia (Enrico Murdocco) e il laboratorio in cui crea e sperimenta pani, pizze e leccornie varie. È il simbolo di una certa operosa creatività del gusto, ci piace un sacco.

La raffinatezza dei gunkan di Kensho - Micro Guida autunno 2023

La raffinatezza dei gunkan di Kensho

l sushi di contro pare essere ormai parte integrante della dieta dei torinesi, che hanno assimilato davvero a ogni livello questa cultura del gusto. Naturalmente, c’è quello fatto bene e quello no. Noi vi consigliamo tre posti, di fascia alta o medio-alta, per gustarvelo fatto bene. Uno è Kensho (via dei Mercanti 16), il top in città; l’altro è Ichi Station (via Maria Vittoria 2), la novità, con box e colori veramente da sogno; infine Suki (via Ormea 1), uno dei migliori sushi middle-high class di Torino (provate anche la bento box).

La comunicazione giovane e indie del gelato di Aria - Micro Guida autunno 2023

La comunicazione giovane e indie del gelato di Aria

Il gelato a Torino non è affare semplice: ci vantiamo di essere una delle capitali italiane del gelato e l’eccellenza in città è tanta: Mara dei Boschi, La Romana, Fiorio, Grom, Ottimo, Marchetti… Tanta roba insomma. Noi però citiamo Aria (via Santa Giulia 32), dato che ci piace il nome, il loro gelato, i loro social, ed è sia hipster che torinese. Bravi.

Per i “fuoriporta” (di quelli che con gli “stranieri” fanno fare bellissima figura) ci sono la Taverna di Frà Fiusch a Revigliasco, in cui potersi veramente gustare l’autunno in tavola con vista su tutta Torino; e la Trattoria della Posta (strada Mongreno 16), una delle più antiche e autentiche di Torino: ci venite per gli agnolotti, i formaggi e la bagna cauda.

Portici di via Po tagliati dal sole (credit Franco Borrelli) - Micro Guida autunno 2023

Portici di via Po tagliati dal sole (credit Franco Borrelli)

Conclusa la parentesi mangereccia continuiamo con spunti vari, perché la guida è micro ma ha dentro un sacco di idee.

1. Passeggiare sul lungo Po commentando il livello dell’acqua del fiume e la bellezza di una collina che da qualunque parte la si guardi pare uscita da un dipinto fiammingo.

2. Domenica 12 novembre andare al Gran Balon dietro Porta Palazzo a godersi: uno dei mercati dell’usato più belli d’Europa, il ciottolato e i locali di via Borgo Dora, qualche braccialetto da regalare, le vecchie trattorie bordo Balon che resistono, i francesi che svalicano a frotte per la seconda domenica del mese.

3. Mostrare a un turista l’Imbarchino al Valentino (meglio d’estate però) per fargli vedere che anche noi sappiamo essere sociali e hipster e universitari; e che ogni tanto, quando capita, ci prendiamo anche cura del bellissimo fiume che abbiamo la fortuna di avere.

4. Riscoprire i cinema meravigliosi di Torino, dal Lux al Nazionale all’Ambrosio, dal Romano al Massimo. L’autunno profuma di cinema, di Venezia, di voglia di settima arte (magari d’autore). Le cose belle guardiamole sul grande schermo.

5. Camminare per San Salvario ma non la sera: mangiucchiate una frittella di mela da Samambaia, spizzate i localini di via Berthollet, il caffè di Orso, il mercato di via Madama, l’insolito largo Saluzzo senza movida (ecco qui c’è Scannabue), i negozietti di spezie o pane nelle viuzze… Pensate il quartiere sotto un’ottica diversa.

6. Nella regione dei grandi, grandissimi vini (non solo rossi), andare a scoprire il sakè, da Ailime in via Messina 8, proprio dietro al Campus Einaudi, tra universitari e una nuova Torino capace di guardarsi allo specchio e vedersi un po’ più internazionale.

7. Esplorare luoghi “nuovi” della città che tra eventi, spazi comuni, mostre d’arte e altro, provano a reinventarsi: vedi Combo in corso Regina Margherita 128 o le OGR, dove un tempo si sistemavano i treni e adesso si studia, si mangia, si balla, si discute, si fa arte.

8. Andare a caccia, per edicole e librerie, di tutte quelle pubblicazioni che parlano di Torino; tra percorsi dell’occulto, consigli enogastronomici, sfide del mistero, storie di nobili un po’ viziosi, consigli spassionati. Torino è una delle città in cui si producono più guide locali che poi vengono comprate dagli autoctoni stessi (che strana statistica). Certo, alcune vengono meglio, altre peggio. Collezionatele tutte, tipo i Pokémon.

Il tram torinese secondo l'intelligenza artificiale - Micro Guida autunno 2023

Il tram torinese secondo l’intelligenza artificiale, ci sono il pop, il glamour, l’arancione, l’estro

9. Salire su un tram (se lo trovate) e fare da capolinea a capolinea godendosi un tour da meno di due euro, un po’ romantico, con la testa appoggiata al finestrino e magari perfino un taccuino su cui annotare due pensieri speciali.

10. Andare allo stadio. Va bene, è il momento del tennis, gli 8 maestri, le palline dovunque… Però già che ci siete andate allo stadio, granata o bianconero. Con il freddo che ti scava un po’ le ossa e un panino con la salamella con contorno di birra per scaldarvi. Godetevi il verde più verde che esista (quello del campo), i cori, gli sfottò, le proteste… La magia di un gioco che, tra alti e bassi, a Torino ci scorre nelle vene.

Queste erano 10 idee per continuare a godersi Torino ai tempi delle ATP Finals, ma senza parlare di ATP Finals (tipo Fight Club), che mettiamo in saccoccia e aggiungiamo ai consigli precedentemente citati. La verità è che dal 12 al 19 novembre tutto il mondo ci guarderà, e se lo farà con un minimo di attenzione, si accorgerà che questa nostra lista non è micro, ma di più. È soltanto una delle migliaia di sfumature che Torino sa offrire in ogni ambito immaginabile; però che dire, da qualche parte bisognerà pur cominciare no?

Inaugurazione Italian Tech Week OGR (@ Mauro Ujetto) - Micro Guida autunno 2023

Inaugurazione Italian Tech Week OGR (@ Mauro Ujetto)