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Non c'è disabilità senza sguardo sulla disabilità

il progetto presentato in Regione

AL GRATTACIELO DELLA REGIONE PIEMONTE È STATO PRESENTATO IL PROGETTO “NON C'È DISABILITÀ SENZA SGUARDO SULLA DISABILITÀ”, UNA BELLA INIZIATIVA CHE SI INTERROGA SULLE SFIDE DELLA DISABILITÀ E CHE DÀ RISPOSTE CONCRETE

Si parla ancora poco di disabilità, anzi troppo poco, come fosse un argomento perfino “scabroso” e non un tema da affrontare al meglio. Non lo diciamo noi, è semplicemente la realtà; quindi quando ci si ritrova a parlare di iniziative serie in merito, fa sempre piacere.

Lunedì 19 febbraio, al grattacielo della Regione Piemonte, è stato presentato il progetto Non c’è disabilità senza sguardo sulla disabilità, per provare in parte a rispondere alla perplessità di cui sopra. Un progetto reso possibile dal lavoro dell’Associazione Nuova Generazione per il Bene Comune e dell’app WeGlad, in collaborazione con la Consulta per le Persone in Difficoltà, la Regione Piemonte e l’Assessorato alla Famiglia e alle Pari Opportunità.

Due gli impegni principali: uno legato alla cultura della disabilità, in particolare al linguaggio utilizzato per parlarne e l’altro più “tecnico-pratico”. Più nello specifico, e come è stato spiegato durante la conferenza, non può esistere uno sguardo serio sulla disabilità senza una necessaria consapevolezza dei termini e delle metodologie per affrontare il tema, anche da un punto di vista nominale, specialmente in ambito amministrativo.

Due gli impegni principali: uno legato alla cultura della disabilità, in particolare al linguaggio utilizzato per parlarne e l'altro più “tecnico-pratico”

Questo perché solo partendo da una maggiore formazione e cultura sul tema, si possono affrontare al meglio tutte le altre impegnative sfide della disabilità. Una su tutte: le barriere architettoniche. E qui arriviamo al secondo, cruciale punto del progetto: il Mappathon.

In cosa consiste? In pratica, tutti i dipendenti della Regione saranno chiamati a mappare tutte le barriere architettoniche che riscontreranno nel loro percorso casa-lavoro entro due mesi a partire dal 1 marzo 2024. I migliori mappatori saranno poi premiati da 1 Caffè Onlus e da un testimonial d’eccezione, ovvero Luca Argentero.

L’obiettivo è creare, attraverso una sana “competizione”, una mappa estesa e aggiornata di tutte le problematiche del caso, da segnalare, e su cui poter poi intervenire. Responsabilizzando, raccogliendo informazioni e facendo cultura sul tema allo stesso tempo.

Avere una situazione aggiornata di tutte le barriere architettoniche (e poi di buche, dissesti…) è un passaggio importante anche per anziani, per chi ha problemi di deambulazione…

Quindi l’iniziativa va anche oltre il tema della disabilità, e punta verso una direzione importante: ovvero rendere il focus sull’accessibilità un pensiero di tutti, un tratto culturale, e non solo materia per diretti interessati e specialisti.

Ci vogliono le idee, la formazione, le messe in pratica, la tecnologia (un grazie a WeGlad) e la collaborazione di più soggetti (soprattutto Istituzionali) per affrontare sfide di imprescindibile civiltà come quella della disabilità. Questo progetto non è solo una bella iniziativa, ma indica la via a tutti gli altri.

Naturalmente sul sito trovate tutte le info sul progetto e i modi in cui partecipare alle varie attività.